Il fantasma dell’Opera: un classico da riscoprire su MLOL

Phantom of the Opera lobby card

Erik è un individuo misterioso che vive nelle viscere dell’Opéra Garnier di Parigi, un essere terrificante al quale si attribuiscono gravi incidenti – un lampadario che crolla sul pubblico durante una performance, un macchinista trovato impiccato – che turbano la serenità del luogo.
Mentre questi e altri fatti enigmatici eccitano la curiosità di molti, Christine, una giovane cantante che ha ottenuto un grande successo nella sua interpretazione del Faust, confida al visconte Raoul de Chagny, segretamente innamorato di lei, una storia incredibile: è attratta da una voce melodiosa che la chiama di notte, che l’affascina e terrorizza al tempo stesso. I due scopriranno che si tratta Erik, il fantasma dell’Opera, un ex mago sfigurato che si nasconde nei sotterranei, follemente innamorato della cantante al punto di rapirla…

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Gradus ad Parnassum. L’arte di suonare il pianoforte.

Muzio Clementi, compositore e pianista italiano nato a Roma nel 1752, dopo l’infanzia si trasferì in Inghilterra al seguito del letterato William Bekford il quale, rimasto impressionato dal suo modo di suonare, convinse il padre a cederglielo per sette anni con la promessa di portarlo al successo . Dopo essersi dedicato a uno studio metodico ed accanito, una volta lasciato il suo protettore, Clementi fece il suo primo ingresso nella vita mondana londinese come maestro di cembalo del King’s Theatre, o Haymarket.

Muzio Clementi portrait (9607018640)Virtuoso concertista, compositore e insegnante, fu autore di moltissime composizioni, fra le quali un’insostituibile e monumentale opera della didattica pianistica: il Gradus ad Parnassum, pubblicata in tre volumi apparsi contemporaneamente a Londra, Lipsia e Parigi, tra il 1817 e il 1826. Il titolo completo di Gradus ad Parnassum, or The Art of Playing on the Piano Forte, Exemplified in a Series of Exercises in the Strict and in the Free Style (Gradus ad Parnassum, o l’arte di suonare il pianoforte, esemplificato in una serie di esercizi nello stile rigoroso e libero) esprime chiaramente l’intento del musicista di riunire in un’unica opera un metodo destinato essenzialmente al pianista professionista, con la finalità di svilupparne le doti di agilità e di raffinatezza esecutiva: una vera e propria “salita al Parnaso” pensata da Clementi per formare “testa, cuore e dita” dei pianisti, come egli stesso scrisse all’editore Härtel di Lipsia nel 1818. Continua a leggere

Il Moog: invenzione rivoluzionaria

L’album Bach to Moog, pubblicato nel 2015, celebra il decennale della morte dell’ingegnere Robert Moog, noto per essere stato l’inventore del primo sintetizzatore elettronico a tastiera: il Moog per l’appunto. Si trattò di un’invenzione rivoluzionaria destinata ad entrare in modo dirompente nella storia della musica a partire dagli anni Sessanta. Prodotto dapprima in versione multimodulare, piuttosto ingombrante e riservata all’uso in sala discografica, venne poi realizzato nel formato ridotto “da viaggio”, con l’appellativo di MiniMoog.


Bob Moog3

Il jazzista Sun Ra utilizzò per primo questo modello, disponendo del prototipo donatogli prima della commercializzazione dall’inventore stesso nel 1965. La sua produzione musicale fu particolarmente ispirata da questo strumento che gli permetteva di improvvisare le lunghe esplorazioni sonore tipiche del free jazz.
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Violoncelli rock: i 2Cellos

“Dateci un violoncello che faremo la rivoluzione”: questo assicurano i 2Cellos, i due giovani violoncellisti di nazionalità croata e slovena, Luka Sulic e Stjepan Hauser, che stanno ottenendo un successo planetario, travolgente al punto da realizzare tournée in tutto il mondo con concerti per lo più in sold out.

La loro è indubbiamente una proposta musicale avvincente in quanto fonde in modo innovativo il repertorio classico con quello rock. Continua a leggere