Premio Strega 2015: sette titoli in download su MLOL

1429277259_StregaLogoIl 16 aprile 2015 il comitato direttivo del Premio Strega ha selezionato i dodici titoli che si disputeranno la semifinale dell’ambito e prestigioso riconoscimento letterario: “… in molti libri emerge in maniera originale ed efficace la drammaticità delle nostre vite e dei tempi in cui viviamo. È stato difficile scegliere e lasciare fuori autori e libri interessanti”, ha dichiarato Tullio De Mauro, presidente del comitato; e in effetti la maggior parte dei libri scelti risponde a questa descrizione, restituendo una rappresentazione realistica e a tratti impietosa del nostro presente.

Il premio, nato nel primo dopoguerra nel salotto letterario di Goffredo e Maria Bellonci, viene assegnato da una giuria composta da 400 uomini e donne di cultura, tra cui gli ex-vincitori, chiamati gli Amici della Domenica, in ricordo del giorno in cui si svolgevano le prime riunioni. Ne fanno parte oggi anche Paolo Sorrentino, Roberto Saviano, Francesco Guccini e il 10 giugno, a Casa Bellonci, voteranno per scegliere la cinquina dei finalisti, con un nuovo meccanismo di voto che dovrebbe impedire che vengano favorite solo le case editrici maggiori. A differenza degli anni scorsi infatti i giurati potranno esprimere tre preferenze invece che una sola, e se nella cinquina dei più votati non dovesse comunque arrivare un libro di un editore medio-piccolo, i titoli finalisti diventeranno sei, con il primo tra gli esclusi dei piccoli editori che accede di diritto alla votazione finale (che si svolgerà il 2 luglio a Villa Giulia, a Roma).

Sette dei titoli prescelti sono disponibili su MLOL per il download gratuito: è il momento giusto per scaricarne qualcuno e stilare la vostra personale classifica.

Vinicio Capossela, Il paese dei coppoloni (Feltrinelli)

9788807031274_quarta.jpg.448x698_q100_upscaleIl cantautore, a undici anni di distanza dal suo primo romanzo Non si muore tutte le mattine, torna alla scrittura con un libro che è un viaggio attraverso la storia e le leggende dell’Irpinia, la sua terra d’origine, dove il tempo si è fermato e si ritrova quella cultura contadina che è la struttura ossea di tutto il nostro entroterra; una cultura che rischiamo di perdere per sempre, e che assume la dimensione del mito. Il libro è frutto di un lavoro durato 17 anni, ed è coerente con la ricerca musicale di Capossela nell’ambito della musica tradizionale e popolare da lui recuperata e valorizzata.

Mauro Covacich, La sposa (Bompiani)

Covacich_lasposaSovra_300dpiDiciassette racconti che mescolano fatti di cronaca realmente accaduti – come la vicenda dell’autostoppista vestita da sposa che va incontro alla morte, il caso di Unabomber, l’infanticidio di Cogne – a elementi inventati e riflessioni autobiografiche, e che vanno a comporre un quadro sconfortante e cinico dell’era presente. La realtà attuale sembra non essere un posto adatto ad accogliere dei figli, i bambini vengono sacrificati sull’altare del narcisismo e della violenza cieca, in un mondo che non li rispetta più, e che li trasforma a loro volta in piccoli tiranni iperesigenti. Una narrazione tesa e provocatoria, che conferma il grande talento di Covacich.

Fabio Genovesi, Chi manda le onde (Mondadori)

2015-02-05-coverchimandaleondeRomanzo corale, in cui diverse storie si intrecciano sullo sfondo della Versilia invasa dai turisti russi e colpita dalla crisi economica, avamposto milanese d’estate e abbandonata a se stessa durante l’inverno, e del suo mare, che diventa protagonista della narrazione al pari dei sei personaggi principali. C’è Luna, bambina albina in cerca di tesori sulla riva, suo fratello Luca, surfista rubacuori, la madre Serena che li ha cresciuti da sola; e poi c’è Zot, bambino arrivato da Chernobyl che passa il tempo con il vecchio bagnino in pensione Ferro, e Sandro che vive di espedienti insieme agli amici Marino e Rambo. Un affresco di provincia che gioca su diversi registri linguistici per restituirci piccole grandi storie in cui riconosciamo la precarietà esistenziale che contraddistingue il nostro presente.

Nicola Lagioia, La ferocia (Einaudi)

laferociaLa “ferocia” del titolo è quella delle relazioni familiari, della verità che viene taciuta e occultata, del malaffare e della corruzione che penetrano a tutti i livelli e governano ogni decisione, del corpo femminile ridotto a oggetto e merce di scambio. Siamo a Bari, e una famiglia dell’alta borghesia, arricchitasi con la speculazione edilizia, viene travolta dalla morte (per suicidio?) della figlia Clara. L’unico che sembra interessato alla verità su questa morte atroce è però Michele, fratellastro nato fuori dal matrimonio, allontanato dalla famiglia perché considerato malato di mente, l’unico che l’abbia mai davvero amata, in fondo.

Wanda Marasco, Il genio dell’abbandono (Guanda)

il_genio_dell_abbandono_02“Vicie’, e chi se ne fotte del sangue delle origini? Ca…… E vedi il caso tuo. Non hai avuto padre e madre naturali, ma una forza del fato. Per te c’è stato un genio, il genio dell’abbandono, Vicie’. Perché se non ti abbandonavano tu forse non saresti mai diventato Gemito, il grande scultore Vincenzo Gemito!”

La vita di Vincenzo Gemito, il più grande scultore italiano tra ottocento e novecento, dal brefotrofio dell’Annunziata a Napoli all’apprendistato al fianco dell’amico pittore Antonio Mancini, dai sogni di gloria nella Parigi bohémien all’amore folle per Mathilde Duffaud, in un romanzo dalla scrittura raffinata che riflette l’anima eversiva del grande artista, pur reinventandone la storia.

Marco Santagata, Come donna innamorata (Guanda)

Come donna innamorata è un verso del XXIX canto del Purgatorio, e infatti il protagonista del romanzo è proprio Dante Alighieri: Santagata, professore universitario e studioso di Dante (è curatore dell’edizione de I Meridiani delle sue opere) ricostruisce le tappe fondamentali della vita del sommo poeta: il suo amore platonico per Beatrice, la cui morte segna un punto di svolta nella sua esistenza e nella sua poetica; l’amicizia con Guido Cavalcanti, la tentazione del potere, l’illuminazione del processo creativo, la vita quotidiana con la moglie Gemma, che lo considerava una sorta di fannullone con la testa tra le nuvole. Un Dante molto umano e intimo, ritratto nella sua Firenze di fine Duecento che rivive anch’essa, palpitante, nelle pagine del libro.

Clara Sereni, Via Ripetta 155 (Giunti)

sereniL’autrice rievoca un decennio cruciale per la storia italiana, quello che va dal ‘68 al ‘77, con un racconto autobiografico degli anni che trascorse nella casa di via Ripetta: una casa scalcinata nel centro di Roma, attorno a cui ruotano le vicende personali e politiche di un gruppo di giovani intellettuali impegnati. È il decennio delle grandi contestazioni, delle lotte per la liberazione  e l’emancipazione femminile, dei movimenti extraparlamentari, di cambiamenti rapidissimi nella società, e di un’altrettanto rapida battuta d’arresto, con l’ombra nera del terrorismo prima e del riflusso edonistico degli anni ‘80 poi, che posero fine ai sogni di un’intera generazione. Nessun tono nostalgico, nessuno sconto neppure a se stessa nel ripercorrere le vite e i pensieri dei testimoni di quel momento storico così importante e irripetibile.

Tra i dodici in semifinale vi segnaliamo infine, anche se non presenti su MLOL, l’invisibile e molto discussa Elena Ferrante con Storia della bambina perduta, ultimo capitolo della quadrilogia uscita per i tipi E/O: un’autrice di cui non si conosce la vera identità, che ha sempre voluto mantenere l’assoluto anonimato tenendosi a distanza dai media e dai riflettori, preferendo che fossero i suoi libri a parlare direttamente ai lettori – e che dopo questa candidatura si ritrova al centro dell’attenzione e di qualche polemica; Dimentica il mio nome di Zerocalcare (Bao Publishing), opera molto personale sul passaggio dall’infanzia all’età adulta, che dopo la candidatura di Gipi nel 2014 con Unastoria conferma il valore letterario ormai universalmente riconosciuto alle graphic novels; XXI secolo di Paolo Zardi, romanzo distopico su un prossimo futuro di desolazione e incomunicabilità pubblicato da Neo., una piccola casa editrice indipendente.
Chissà che il 2015 non sia proprio l’anno della riscossa dei piccoli editori!