Forse non ci soffermiamo spesso a pensarlo, ma l’abbigliamento come il cibo, è un bisogno primario: ci copriamo quando fa freddo, ci vestiamo con capi leggeri in estate e passiamo moltissimo tempo della nostra vita a scegliere cosa indossare sia per necessità, sia per regole d’abbigliamento (una divisa per un lavoro, un costume da bagno per la piscina, etc), sia per affermare la nostra personalità.
L’abbigliamento, che possiamo definire moda, costume, è un linguaggio universale ma che cambia a seconda delle tendenze del momento o della propria individualità.
Sin dai tempi antichi la moda ha dettato regole e tendenze passeggere: nel 1400 vigeva quella italiana con corpetti molto stretti, sottane ampie, stoffe con disegni floreali; durante il regno di Luigi XIV protagonisti erano i corpetti a punta e scollati, rinforzati da stecche di balena e soprattutto eccentrici accessori.
Durante l’800, con la rivoluzione industriale e la conseguente introduzione di macchinari meccanici destinati alla lavorazione dei tessuti, iniziò a svilupparsi la curiosità per la storia del costume e comparvero le prime riviste dedicate, che pubblicarono articoli a tema politico, culturale, sociale e sui costumi dell’epoca.
Alcune di esse, digitalizzate e rese disponibili online da importanti istituzioni culturali, possono essere sfogliate e ammirate anche a partire dalla collezione open di MLOL.