Frida Nilsson: fantasia, avventura e umorismo.

Frida Nilsson è una popolare scrittrice svedese di libri per ragazzi. La sua prima passione però non è la narrativa bensì il teatro. Dopo il diploma, non intraprende però la carriera di attrice: insegna teatro ai bambini, lavora come conduttrice di programmi radiofonici per i più piccoli, fa la doppiatrice, scrive sceneggiature sempre per la radio e, tra il 2005 e il 2010, conduce anche il programma per ragazzi di divulgazione scientifica, Hjärnkontoret, della televisione pubblica svedese.

Nel 2004 pubblica il suo primo romanzo (Kråkans otroliga liftarsemester, titolo non ancora tradotto in italiano) ed è subito un successo.
Vincitrice di premi letterari in Svezia, in Germania e in Francia viene paragonata a grandi scrittori per ragazzi quali Roald Dahl – come lui crea mondi in cui i bambini sono circondati da figure strane, spaventose e commoventi – e Barbro Lindgren.

La sua scrittura arguta, dal fraseggio laconico, è caratterizzata non solo da un umorismo brillante e drastico, ma anche da una grande sincerità. Le sue storie strampalate sono avvincenti: le bastano poche pagine perché i lettori si sentano immediatamente coinvolti e trascinati nel racconto. Osa porre le grandi domande della vita, senza indulgere sul dolore, parla di amicizia, di morte, d’amore. In un’intervista rivela: 

Uso la scrittura come un modo per risolvere problemi e domande che occupano molto spazio nella mia mente. Se qualcosa mi infastidisce o mi preoccupa per molto tempo, alla fine devo togliermelo dalla mente scrivendo. Ad esempio, il mio ultimo libro, La spada di legno, l’ho scritto perché avevo lottato a lungo con la paura della morte.

E in un’altra, quando le chiedono quanto gli elementi autobiografici influenzino i suoi libri e se esistano argomenti tabù per la letteratura per l’infanzia, risponde:

I miei libri sono disseminati di dettagli della vita reale, ma non necessariamente di cose che ho vissuto personalmente. […] Devi essere preparato a scrivere di qualsiasi cosa, ma non in qualunque modo.

Su MLOL sono disponibili i quattro suoi titoli pubblicati in Italia.

Dante, il ratto gigante: Helge è un impiegato di banca completamente dedito alla sua carriera. Un giorno la sua banca viene derubata e Helge, nonostante sia innocente, viene incolpato del furto. In preda al panico si butta dalla finestra e finisce su un camion dell’immondizia che lo trasporta fino alla discarica. Qui conosce Dante, un ratto gigante, che pur vivendo in mezzo alla spazzatura, lontano dalla società civile, conduce una vita più ordinata ed etica di quella di molti altri. Dante e Helge formano una strana coppia i cui dialoghi sono davvero esilaranti, l’umorismo però non impedisce alla Nilsson di affrontare temi serissimi come quelli della diversità e della libertà, del vero valore delle cose. Età di lettura +8 Continua a leggere

Letture on the road con MLOL

L’immagine di una strada aperta è in grado di evocare nitidamente, meglio di qualsiasi altra rappresentazione, uno degli aspetti costituenti dell’identità americana: il mito della libertà di andare ovunque e di diventare chiunque si voglia essere.
A partire dai sentieri aperti dai primi pionieri partiti alla scoperta del selvaggio West e alla conquista dell’ultima frontiera, la strada appare come uno spazio mitico di possibilità, una forma di opportunità e di espansione.
Nella vastità degli Stati Uniti e dei loro spazi aperti, ma anche nello spazio ancora più ampio dell’immaginazione personale, la strada offre nuovi orizzonti a chi si voglia liberare dai limiti sociali e familiari, rappresenta la liberazione o la fuga da sé e dal proprio passato, significa libertà, ribellione e possibilità di reinventarsi.

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Toni Morrison e il dramma della schiavitù

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By Angela Radulescu – originally posted to Flickr as Toni Morrison (1), CC BY-SA 2.0

Premio Nobel 1993, Toni Morrison è una scrittrice di grandi capacità evocative. Uno dei temi principali della sua narrativa è la discriminazione degli afroamericani e le ingiustizie inflitte sulla base di pregiudizi razziali, spaziando tra varie epoche della storia degli Stati Uniti d’America.

Tre anni dopo il romanzo d’esordio The Bluest Eyes (L’occhio più azzurro, 1970), Toni Morrison pubblica Sula, quadro di vita di una comunità afroamericana all’interno della quale una giovane donna ha il coraggio di muoversi seguendo un proprio percorso di realizzazione individuale, incontrando per questo le maldicenze e i pregiudizi dei vicini. Continua a leggere