MLOL si rinnova: i contenuti open

Sarete in molti ad aver notato che sulla nuova versione del vostro portale MLOL (entro il mese di luglio disponibile per tutti i sistemi bibliotecari), è stata messa in evidenza la sezione delle cosiddette risorse “open”. Di che cosa si parli utilizzando questo termine è una cosa che vi avevamo già spiegato alla nascita di questo blog, ma vale sicuramente la pena di riprendere ora l’argomento.

In sostanza, le risorse open sono quelle selezionate dalle biblioteche fra le moltissime disponibili in rete ad accesso aperto, di cui chiunque può fruire senza dover fare acquisti, inserire password, sottoscrivere abbonamenti di alcun tipo. Il motivo per cui ciò è possibile (e legittimo da un punto di vista legale) è che si tratta di opere i cui diritti d’autore sono scaduti, oppure che l’autore ha deciso di pubblicare dando al pubblico questa possibilità.
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Ebook open: la Top List delle biblioteche

Sul vostro portale MLOL, nella pagina dedicata agli ebook, avrete notato che è disponibile anche una sezione dedicata ai libri open.

Open significa ad accesso libero: si tratta infatti di testi che, grazie al fatto che i diritti dei loro autori sono scaduti, sono stati riprodotti online in modo legale e sono leggibili da chiunque. È questo il motivo per cui si tratta, nella maggioranza dei casi, di testi non recenti (il diritto d’autore scade solo 70 anni dopo la morte dell’autore!), e spesso di classici. Oppure, può trattarsi in casi più rari di opere che volontariamente gli autori hanno reso ripubblicabili prima del periodo previsto.

Andando al di là delle definizioni, può essere interessante vedere quali sono i libri che i lettori delle biblioteche hanno preferito: potete scoprirlo facilmente anche voi partendo da questa pagina.

Ma da dove arrivano esattamente tutti questi testi? Chi li ha messi online?

Proviamo a rispondere a questa domanda vedendo la Top List di questo periodo.

Al primo posto troviamo Anna Karenina e in fondo non è una sorpresa: i classici sono sempre amati! Cliccando semplicemente su Leggi, arriviamo sul sito di Liber Liber, alla pagina dedicata a Lev Nikolaevič Tolstoj che contiene tutte le opere dell’autore fornite da questo progetto, sia in formato testo che come audiolibro. Cliccando sull’opera che ci interessa si arriva alla scheda da cui è scaricabile in diversi formati, che potrete mettere su qualunque device vogliate senza ulteriori procedure:

karenina

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Usare contenuti digitali nel rispetto del diritto d’autore: le licenze Creative Commons

Una delle prassi comuni di chi usa il web e i social network è l’uso delle immagini o altri contenuti senza fermarsi troppo a pensare se la possibilità di utilizzo è consentita dall’autore o da chi detiene i diritti sull’opera. A volte si tende a pensare che per il solo fatto di trovarsi liberamente in rete, un’immagine o altro contenuto creativo possano essere liberamente usati. Può anche capitare che ci si ponga il problema, ma non sempre in rete è facile risalire all’autore di un contenuto e alle condizioni per il suo utilizzo.
Dal momento che MLOL, nella sezione Open, offre molti contenuti riutilizzabili, proponiamo in questo post una breve guida all’uso delle licenze libere, soffermandoci sulle più note, le Creative Commons.

Ordering of Creative Commons licenses from most to least permissive

Queste licenze rappresentano un cambio di prospettiva nell’applicazione del diritto d’autore: offrono infatti un’alternativa al modello “tutti i diritti riservati”, introducendo il concetto di “alcuni diritti riservati”. Se con il primo modello nessuno può riusare un’opera (quindi per esempio usare un’immagine per il proprio blog, rielaborare l’immagine stessa, stampare un testo, ecc.) senza chiedere l’autorizzazione all’autore che ha creato l’opera o a chi ne detiene i diritti, con le Creative Commons è l’autore che, nel momento della pubblicazione dell’opera, decide quanti e quali usi della propria opera sono consentiti a chiunque voglia utilizzarla. In questo modo, basta controllare la licenza per capire immediatamente se si può usare una qualsiasi risorsa e a quali condizioni.

Tali condizioni sono predefinite e individuate nelle licenze Creative Commons in quattro prescrizioni, che combinate fra loro producono sei licenze, quindi sei diversi modi di utilizzare un’opera che variano appunto in base alle condizioni previste. Le esamineremo ora nel dettaglio, anche usando alcune risorse presenti nella sezione Open di MLOL per vederne la loro applicazione concreta. Continua a leggere

Arte e cultura in immagini, ad accesso libero

Flickr è un sito che ospita fotografie di ogni tipo, dalle torte di compleanno ai tramonti in luoghi lontani e che ricorda un po’, a chi è sufficientemente vecchio da aver familiarità con rullini e pellicole, certe serate di diapositive, proiezioni in sequenza di immagini più o meno interessanti che occupavano i dopocena degli appassionati di fotografia. Rispetto ad allora, però, Flickr ha alcuni innegabili vantaggi: è veloce (se qualcosa ti annoia passi oltre con un clic), è democratico (tutti ci possono caricare le proprie foto) e, per chi è curioso, è una miniera.

Negli album che MLOL ha raccolto e ordinato nella sezione Open si trovano – senza perdersi in rumori di fondo – molte delle immagini che musei, biblioteche e istituzioni hanno messo a disposizione di tutti: foto storiche, riproduzioni di opere d’arte, antichi manoscritti, illustrazioni d’annata. Alcune delle istituzioni presenti partecipano anche a The Commons, un progetto partito nel 2008 in collaborazione con la Library of Congress, che chiede agli archivi di condividere il loro patrimonio di immagini e alle persone, in pieno spirito collaborativo, di partecipare aggiungendo tag e informazioni o lasciando commenti. Per chi si interessa di arte e fotografia c’è da sbizzarrirsi, passando dalle foto della Grande Guerra e di altri importanti avvenimenti storici della Library of Congress alle raccolte della George Eastman House, della Bibliothèque deToulouse oppure della NASA, queste ultime tutte di pubblico dominio.

lunarama

(Qui una descrizione dettagliata dell’immagine) Continua a leggere