A volte vengono pubblicate biografie – o autobiografie, come in questo caso – che riescono ad avvicinarci a mondi che non avremmo altrimenti mai pensato di frequentare. A volte si tratta di mondi che possono sembrare, a un primo sguardo, difficili, troppo intellettuali, quasi “esotici”. Molte persone hanno questa sensazione rispetto all’arte contemporanea, coi suoi linguaggi spesso ostici. Ancora di più, rispetto a una delle sue forme più estreme e meno conosciute dal grande pubblico: la performance, il mezzo proprio dell’arte performativa.
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autobiografia
Il cinema visionario, grottesco e bellissimo di Emir Kusturica

Di Medija centar Beograd [CC BY-SA 3.0] attraverso Wikimedia Commons
Per avere un’idea generale dell’opera di Emir Kusturica consigliamo la lettura di un volumetto, a cura di Giorgio Bertellini, pubblicato nell’agile collana di monografie dedicate ai grandi registi che hanno fatto la storia del cinema, edita della casa editrice Il Castoro. Continua a leggere
Autobiografie di campioni sportivi – prima parte
L’autobiografia è un genere letterario di lunghissima tradizione, basti pensare che la prima, Le Avventure di Sinuhe, è comunemente fatta risalire all’Egitto del X secolo a.C. Scritte in versi, in forma di saggio, di fumetto o come pièce teatrale, hanno sempre avuto grande fortuna nel corso dei secoli e spesso hanno saputo raccontare, attraverso i personaggi rappresentati, lo spirito dei tempi in cui questi hanno vissuto.
Recentemente la pubblicazione di autobiografie riscuote un certo interesse tra gli sportivi: calciatori, sciatori, nuotatori, scalatori che si cimentano con il racconto delle proprie gesta. Continua a leggere