Un romanzo-colonna sonora: “Nemmeno un giorno” di Antonio Ferrara e Guido Sgardoli

nemmenoungiornoLeon prende l’auto e parte, con il cuore in gola perché si sta facendo buio e un vigile potrebbe fermarlo.

Il serbatoio è pieno, il navigatore è inserito e lo stereo diffonde una musica da vecchi, quel rock antico che suo padre si ostina ad ascoltare. Non sarebbe nemmeno il vero padre, Sergio: la sua famiglia, o quello che ne resta, si trova in Romania.

D’altra parte Leon non sarebbe nemmeno un vero autista, non ha la patente e quel poco che sa di guida lo ha appreso da Sergio nel vialetto di casa, in pieno giorno.

Ora però è buio, Leon è solo, ha tredici anni e ha deciso di intraprendere un lungo viaggio con l’auto di Sergio presa di nascosto.   Continua a leggere