Questo periodo di quarantena ci ha allontanati fisicamente, ma ci ha portati a condividere più di prima pensieri ed emozioni, a ricercare il contatto e a porre maggior cura nelle nostre relazioni, seppur nella distanza: quelle con amici e familiari, quelle con gli utenti delle nostre biblioteche, quelle con i lettori di questo blog. Ecco che una nostra lettrice ha deciso di inviarci un contributo, che volentieri condividiamo con tutti voi: una dichiarazione d’amore per i libri e la lettura, amore che possiamo continuare a coltivare in questi giorni anche grazie a MLOL.
Cari lettori, ora più che mai, in questa dolorosa situazione che tutti noi condividiamo, MLOL si rivela una straordinaria risorsa.
Interi scaffali di libri a nostra disposizione, direttamente da casa. Pensate, è un po’ come immergersi in una biblioteca ma immensa, muoversi liberamente, andare verso un ripiano, leggere qualche titolo, poi cambiare idea e correre dalla parte opposta. Incappare in Manzoni che prova a lanciarvi in mano il suo capolavoro, scegliere se accettare la sfida o rimandare, inciampare nelle tazze rotte lasciate cadere dal Cappellaio Matto andando così rovinosamente a scontrarsi con Poirot alle prese con il delicato funzionamento delle sue celluline grigie.
E con questo mondo di libri davanti a noi, l’invito è quello di sederci sul divano e iniziare a leggerne uno per placare quel bisogno di tornare a toccare il mondo. Perché, citando la poetessa Emily Dickinson «Nessun vascello c’è che come un libro possa portarci in contrade lontane».
Qualche consiglio?
Potreste aprire Sakura di Matilde Asensi e lanciarvi nell’avventura della ricerca di uno quadro scomparso di Van Gogh. Il tal caso armatevi di nervi saldi, siate silenziosi, muovetevi rapidi e usate l’ingegno.
Oppure prendete qualche fazzoletto e intraprendete un viaggio diverso, interiore e nostalgico dedicandovi a Finché il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi. Alla ricerca del non detto, dei forse, dei pensieri e degli sguardi.
Non importa cosa sceglierete ma importa il fatto che sceglierete: per far vostro questo tempo quasi imposto, per non permettergli di fuggire, per riempirlo di idee, di emozioni, di vita, perché quando le porte si apriranno ne avrete tanta da raccontare e condividere, insieme.