Nowhere Girls, la rivincita degli invisibili

 

epub9788858520109Non tutti i romanzi young adult contemporanei hanno come tematica principale la storia d’amore fra il popolare belloccio di turno e la ragazza timida e impacciata; alcuni puntano l’attenzione sulle problematiche che le giovani ragazze devono affrontare ogni giorno a scuola e nella società, e soprattutto su come affrontarle. Questo è il caso di Nowhere Girls di Amy Reed.

Tre adolescenti, tre storie diverse, ma che trovano un punto d’incontro e di unione in un gruppo anonimo, denominato appunto Nowhere Girls.

Grace, la ragazza che ha dovuto abbandonare la sua scuola e la vita che conosceva a causa delle dichiarazioni considerate troppo liberali della madre, un pastore battista, si ritrova in Oregon, alla scuola Preston High e lì prende una decisione che cambia ulteriormente il suo mondo: decide di sedersi a pranzo con Rosina, di origini messicane, alta, bella e lesbica, ed Erin, con la sindrome di Asperger e una schiettezza che fa impallidire chiunque, ovvero decide di pranzare con le due invisibili.
Le ragazze le raccontano la storia di Lucy, che mesi prima è stata stuprata da alcuni giocatori di football della scuola e che sono rimasti impuniti, mentre la ragazza è stata etichettata come bugiarda e rea di aver inventato tutto solo per avere un briciolo di popolarità. Grace, arrabbiata, stanca di vivere in un mondo di pregiudizi e di ingiustizie, convince le due nuove amiche a creare un gruppo, un movimento anonimo, allargato ad ogni ragazza, ad ogni studente che è stanco di essere vessato dai bulli, emarginato dai compagni per solo divertimento.

Tutti quelli che hanno accampato le solite scuse del “sono ragazzi” e pensato che fosse più facile ignorare Lucy invece di ottenere giustizie per lei.
Quando hanno violentato lei, hanno violentato tutte noi. Perché al suo posto poteva esserci chiunque di noi. Ciascuna di noi. Chi sarà la prossima?
Finché resteranno impuniti, lo stupro continuerà.
Siete stufe di sopportare? Di lasciar correre? Di tacere? Abbiamo tradito Lucy. Non continueremo a tradire noi stesse, né a tradirci a vicenda.

Un movimento che prende vita e che piano piano si farà strada nella scuola e nella coscienza degli studenti e non, coscienza rimasta per troppo tempo chiusa nei preconcetti, nelle gerarchie sociali e nella discriminazione del diverso.

Le Nowhere Girls sono il manifesto, la rappresentazione dei giovani che chiedono aiuto e non lo ottengono, che urlano il proprio dolore ma non vengono ascoltati, che si ribellano alle etichette sociali e che vogliono la libertà di essere se stessi senza discriminazioni.

Un romanzo brillante, pieno di ironia e di girl power, ma non solo perché le tre ragazze sono la rappresentazione di tutti coloro che vogliono liberarsi dalle etichette che vengono appiccicate addosso. Nowhere Girls parla di rivincita, dà voce a chi voce non ha o a chi non è ascoltato; è un romanzo che racconta della lotta quotidiana che gli adolescenti devono fare ogni giorno per plasmarsi, per affermare la propria individualità, per ribellarsi al bullismo, per ottenere giustizia contro violenze e discriminazioni.

«Il problema» risponde Rosina «è che la gente odia ascoltare quello che le complica la vita, anche se si tratta della verità. Guai a cambiare il modo di vedere le cose! E così, invece di ammettere che il mondo è uno schifo, spalano merda su chi glielo fa notare.»

Amy Reed parla di tematiche attuali senza giri di parole, andando dritta al nocciolo del problema e, in maniera convincente e non banale, punta l’attenzione sulla protesta contro ogni discriminazione, facendo riflettere sui nostri atteggiamenti e infondendo coraggio a chi lo legge.