Nelle belle sere dell’autunno passato una grande stella rossa fu veduta per più mesi brillare sull’orizzonte meridionale del cielo; era il pianeta Marte, che si accostava per qualche tempo alla Terra in una delle sue apparizioni, solite a ripetersi ad intervalli di 780 giorni. […] Nei tempi ormai per sempre passati, quando si pretendeva di leggere in cielo l’avvenire degli umani eventi, queste grandi apparizioni di Marte erano lo spavento dei popoli, e davano molto da fare agli astrologi, ai quali incombeva il compito, non sempre facile, di studiare l’influsso del pianeta sulle vicende guerresche e sulle costellazioni politiche del momento. Anche ora la grande apparizione testè avvenuta di Marte ha destato il pubblico interesse; ma per una ragione ben diversa. Oggi è nata presso alcuni la speranza, che da osservazioni diligenti fatte sulla sua superficie con giganteschi telescopi, si possa ottenere quando che sia la soluzione di un gran problema cosmologico; arrivar cioè a sapere, se i corpi celesti possano dirsi sede di esseri intelligenti, o, almeno, di esseri organizzati.
(Giovanni Schiaparelli, La vita sul pianeta Marte, 1893)
Il ventunesimo secolo è iniziato quasi da vent’anni e oggi le domande sono mutate: non solo ci chiediamo se c’è vita intelligente nell’universo, ma anche se quella vita intelligente non sarà per caso quella umana, trasferita lontano dal pianeta Terra.
Se siete fra le molte persone che si sono entusiasmate alla lettura del Diario di un’apprendista astronauta di Samantha Cristoforetti, potrete apprezzare quello che è ormai un intero filone dell’editoria contemporanea, quello dedicato alla divulgazione scientifica sull’esplorazione dello spazio e, ancora più in particolare, quello che si dedica alla possibilità che la vita umana sopravviva al di fuori del suo pianeta d’origine.
Proseguimento quasi naturale alla lettura del Diario di un’apprendista astronauta è Endurance, di Scott Kelly.
L’astronauta statunitense vi racconta la storia dell’intero anno vissuto nello spazio sulla Stazione Spaziale Internazionale. Collega, fra i molti altri, della stessa Cristoforetti, la sua è un’esperienza più unica che rara, data la lunghezza della missione e il suo scopo specifico, sottoporsi a test medici che forniscano dati utili allo studio della vita umana nello spazio.
Per allargare il campo, due novità editoriali uscite nel 2018 rappresentano in pieno il filone della divulgazione scientifica di qualità a cui si accennava. Il primo è A piedi nudi su Marte. Viaggio nel sistema solare interno: 4 pianeti, 3 lune e una stella coi fiocchi di Adrian Fartade, giovane e noto divulgatore di cui si possono anche godere molte apparizioni in video in italiano.
Non è da meno l’autore della seconda novità, Luca Perri (qui una sua autopresentazione in video) col suo Astrobufale. Tutto ciò che sappiamo (ma non dovremmo sapere) sullo spazio. Indicatissimo se vi siete mai chiesti che cosa ci sia di vero (e come fare a scoprirlo) sui tanti ragionamenti complottisti e/o fantascientifici su finti allunaggi, vita extraterrestre e dintorni.
Ma come sarebbe davvero la vita su un altro pianeta? Si tratta realmente di una prospettiva realizzabile come si comincia a pensare? A che cosa servirebbe? Ne varrebbe la pena?
Potrete rispondere a questi interrogativi grazie alla lettura de Il futuro nello spazio. L’ultima frontiera dell’uomo e le tecnologie per esplorarla e di Destinazione spazio. Una guida per coloni e turisti. Scritti da Chris Impey e da Neil F. Comins, entrambi astronomi, questi due testi vi daranno lo stato dell’arte della ricerca in questo campo, con le sue speranze e le sue innegabili difficoltà.
Come vivremo su Marte di Mary Roach, infine, vi racconterà la stessa storia, ma in modo più narrativo, ricco di aneddoti di avventure accadute ad astronauti reali e di domande su quanto – biologicamente e culturalmente – saremmo disposti ad accettare per vivere al di fuori della Terra.
Tutti i titoli citati sono disponibili per il prestito digitale MLOL: trovate qui l’elenco dei sistemi bibliotecari che offrono questo servizio.