Giro d’Europa in dieci gialli con MLOL

Dall’assolata Atene alla nevosa Tallin, dalle periferie di Londra a un piccolo paese della Sicilia; un viaggio da Sud a Nord alla scoperta dell’Europa, attraverso i libri gialli di autori noti e meno noti del panorama letterario europeo: ecco la nostra proposta per le vostre letture estive.

1. Grecia – Petros Markaris, Titoli di coda
Con i suoi romanzi Markaris ci accompagna alla scoperta della capitale Greca – nel periodo che va dalla metà degli anni ’90 fino ai nostri giorni – raccontando senza sconti e con uno sguardo disincantato la terribile crisi economica degli ultimi anni e le sue tragiche conseguenze: la povertà, la corruzione sociale e i valori in caduta libera.
L’autore: Nato nel 1937 a Istanbul da padre armeno e da madre greca e cittadino greco dal 1974, Markaris ha studiato economia presso le Università di Vienna e di Stoccarda. Sceneggiatore e autore di teatro, ha collaborato con Theo Angelopoulos a numerose sceneggiature, tra cui quella del film L’eternità e un giorno, Palma d’oro a Cannes nel 1998. La sua popolarità è però legata principalmente alla figura del commissario Kostas Charitos della polizia di Atene, protagonista di una decina di romanzi e di due raccolte di racconti (ve lo avevamo raccontato qui); le sue opere sono state tradotte in numerose lingue tra cui inglese, italiano, tedesco, spagnolo e turco.
L’opera: Un imprenditore greco-tedesco si uccide ad Atene. Ma all’ambasciata tedesca giunge un biglietto, firmato I Greci degli anni ’50, in cui si sostiene che si è trattato di un omicidio. A quella morte ne seguono altre a breve distanza di tempo e puntualmente arriva anche la rivendicazione via Internet . Il commissario Charitos ha nuovamente un caso complicato su cui indagare e per lui le cose si fanno più difficili perché contemporaneamente deve proteggere la figlia che, a causa del suo impegno a favore degli immigrati, è minacciata dai membri di Alba dorata. Il romanzo, col quale si chiude la serie dedicata alla crisi greca, è un susseguirsi di sorprese e colpi di scena in cui azione e ironia si intrecciano magistralmente. Protagonista del romanzo insieme all’ispettore è la caotica città di Atene con l’intrico delle sue strade trafficate.

2. Sicilia – Andrea Camilleri, La scomparsa di Patò
Da un autore che non ha bisogno di presentazioni, un giallo sui generis e assolutamente spassoso, dal quale nel 2012  è stato tratto un film, sceneggiato dallo stesso Camilleri.
L’autore: Nato a Porto Empedocle (Agrigento) nel 1925, Andrea Camilleri vive da anni a Roma. Regista, autore teatrale e televisivo, ha scritto saggi sullo spettacolo e ha insegnato Istituzioni di Regia all’Accademia d’Arte Drammatica. Negli anni dal 1945 al 1950 ha pubblicato racconti e poesie, arrivando finalista al Premio Saint Vincent, ma il successo presso il grande pubblico giunge nel 1994, quando esce La forma dell’acqua, primo romanzo poliziesco con protagonista il famosissimo commissario Salvo Montalbano.
L’opera: «Ma unni sinni ì Patò?» È quello che si chiedono i personaggi che animano La scomparsa di Patò, romanzo dalla originale forma di dossier, fatto di testimonianze, documenti e articoli di giornale.  Il 21 marzo 1890, Venerdì della Settimana Santa, durante il “Mortorio”, come previsto da copione, Giuda finisce all’inferno accompagnato dagli insulti degli spettatori. Solo che il ragionier Antonio Patò, che da anni interpreta il personaggio, scompare veramente e senza lasciare traccia. Patò è impiegato nella filiale locale della Banca di Trinacria, funzionario e marito onesto, padre amoroso. «Ma unni sinni ì Patò?» «murì o s’ammucciò»?  È morto o si è nascosto? Può veramente essere successo di tutto, in molti si interrogano e indagano – la Delegazione di Pubblica Sicurezza, i Carabinieri, i giornali locali  –,  si comincia persino a  sospettare di lui (persino la moglie) e a dubitare della sua condotta apparentemente irreprensibile.
Camilleri ha la capacità di raccontare a tutti la Sicilia – fatta di cielo, terra, antiche architetture, distese e colline, tradizioni e attaccamento al proprio scoglio  – cogliendo e rendendo visibili tutte le sue contraddizioni, presentando un prodigioso repertorio di costumi e malcostumi, solo apparentemente, di un tempo passato.

3. Milano – Giorgio Scerbanenco, Venere privata
Con Scerbanenco riscopriamo la Milano del boom economico, le sue contraddizioni e le ingiustizie che si nascondono dietro la benestante e benpensante città borghese.
L’autore: Nato a Kiev, Scerbanenco (1911 – 1969) si stabilisce da ragazzo a Milano; per guadagnarsi da vivere fa molti mestieri finché non viene assunto come redattore dalla Rizzoli e fa il suo ingresso nell’editoria. Scrive narrativa di ogni genere ma è il giallo che lo trasforma in uno scrittore di culto. Nel 1968 vince l’ambitissimo Grand Prix de la littérature policière. Fra i titoli di maggior successo, ci sono quelli che compongono il ciclo di Duca Lamberti:  Venere privata, Traditori di tutti, I milanesi ammazzano al sabato e I ragazzi del massacro.
L’opera:  Duca Lamberti, ex medico radiato con l’accusa di eutanasia, su invito del commissario Càrrua, suo amico, accetta di aiutare il figlio di un industriale della plastica a disintossicarsi. Allo stesso tempo, a Metanopoli,  viene trovato il cadavere di una ragazza. Guidato solamente dalla sua intransigenza morale Duca Lambert indosserà i panni dell’investigatore, muovendosi in una Milano periferica e omertosa, in cui donne e uomini, schiacciati da un’esistenza disperata, trovano nella criminalità l’unica via di uscita. Venere privata, pubblicato nel 1966, è il primo romanzo della serie dedicata a Duca Lamberti.

Il mondo di Scerbanenco è un mondo completamente nero e immobile. I romanzi di Scerbanenco non conoscono nessun movimento, nessuno svolgimento. L’unico svolgimento riguarda il lettore, cui Scerbanenco somministra la realtà dei fatti a piccole dosi, poco per volta. Ma la realtà, l’orribile nera realtà c’è da sempre, è sempre quella e continuerà ad essere quella dopo che il teatrino del bene avrà chiuso il sipario (Luca Doninelli).

Con Duca Lamberti ci muoviamo in una Milano molto lontana, diversa da quella attuale, ma  che sta cambiando pelle per prepararsi  a diventare la metropoli odierna.

4. Croazia – Drago Hedl, Silenzio elettorale
Dalla giovane repubblica croata un giallo di sapore politico, nel quale Hedl ci racconta le vicende della sua nazione e i meccanismi della corruzione e del potere, come solo un grande giornalista sa fare.
L’autore: Nato a Osijek in Croazia nel 1950, Hedl è un giornalista investigativo croato. È stato corrispondente di guerra negli anni del conflitto nella ex Jugoslavia, collaborando con diverse testate internazionali tra cui The Guardian e The Times e ottenendo diversi premi giornalistici internazionali. È autore di sette libri, tra cui saggi, reportage e raccolte di racconti, e di tre sceneggiature. Silenzio elettorale è il suo primo romanzo.
L’opera: All’alba di un giorno primaverile, Igor Kožul percorre la riva della Drava in bicicletta, quando il suo sguardo cade sul corpo senza vita di una ragazzina, abbandonato lungo la riva. Le indagini sulla morte della ragazza dall’identità sconosciuta, forse suicida, sono affidate all’ispettore Vladimir Kovač che però non crede si tratti di suicidio. Sarà il giovane giornalista Stribor Kralj, dall’innata passione per la giustizia, a convincerlo a fidarsi del suo istinto. Nei giorni incandescenti che precedono le elezioni, Kovač e Kralj individuano una pista che porta direttamente alla cerchia del candidato che tutti i sondaggi danno per favorito. Nella loro ricerca della verità e del colpevole della morte della ragazza, il giornalista e il poliziotto gettano luce su un sistema corrotto e forse riapriranno i giochi elettorali.
Attraverso tutto il romanzo traspare in controluce la città di Osijek, nella Croazia orientale. Lontano dalla caotica Zagabria e dalla rumorosa costa adriatica, qui i ritmi sono lenti, dettati dallo scorrere tranquillo della Drava sulle cui sponde sorge la città. Capitale storica, culturale ed economica della regione della Slavonia, Osijek è ricca di parchi e di eleganti edifici in stile viennese che ne ricordano il passato asburgico, oltre alla splendida passeggiata lungofiume dove si svolge parte dell’intreccio.

5. Germania – Nele Neuhaus, Chi semina vento
Dal cuore dell’Europa un insolito eco-thriller, nel quale la scia di sangue provocata dalla disputa per un nuovo parco eolico trascina la coppia Kirchhoff – von Bodenstein in un crescendo di inganni e bugie, fino all’inaspettato colpo di scena finale.
L’autore: Cornelia (Nele) Neuhaus è nata a Münster (Vestfalia) nel 1967. Dopo il diploma studia giurisprudenza, storia e germanistica, ma presto interrompe gli studi  per lavorare in un’agenzia pubblicitaria a Francoforte. Nel 2005 pubblica il suo primo romanzo su una delle piattaforme di self-publishing del gruppo editoriale Monsenstein e Vannerdat, prima di essere scoperta e pubblicata dall’editore Ullstein Verlag nel 2008. I libri gialli che hanno per protagonista la coppia Pia Kirchhoff e Oliver von Bodenstein sono venduti in più di 20 paesi e sono anche alla base di una serie televisiva. Neuhaus, inoltre, è  autrice di libri per ragazzi.
L’opera: Appena rientrata da una vacanza di tre settimane in Cina con Christoph, l’uomo che da tre anni le provoca ancora lo stesso “piacevole ed eccitante formicolio”, Pia Kirchhoff è informata dal collega Oliver von Bodenstein che è stato appena rinvenuto il cadavere di un uomo; la vittima è il guardiano notturno della WindPro, un’azienda che sta realizzando un contestato parco eolico alle pendici di un piccolo paesino dell’Assia. Si apre così una nuova indagine dell’eccentrica coppia di agenti del Taunus, sulle orme di cacciatori infuriati, cittadini che inneggiano alla rivoluzione e manager doppiogiochisti e senza scrupoli. Tra corruzioni e omicidi, ricatti e vendette personali, Chi semina vento è uno straordinario eco-thriller, che ci svela un paese in cui nessuno è realmente chi dice di essere.
A fare da sfondo alle indagini è il Taunus, catena montuosa della Germania centrale; scopriamo così un’insolita ambientazione campestre, tra fattorie, stagni e pascoli (più o meno) intatti.

6. Inghilterra – Elizabeth George, Prima di ucciderla
Ambientati nella patria di Agatha Christie, dell’autrice che della Christie è considerata l’erede moderna, i libri della serie dell’ispettore Lynley ci portano alla scoperta dell’Inghilterra più profonda.
L’autore: Elizabeth George, nata in Ohio nel 1949, è da tempo docente di scrittura creativa; ha insegnato a livello internazionale in college, università, seminari per scrittori e conferenze. È autrice di venti romanzi, ambientati in Gran Bretagna, aventi per protagonista la coppia formata dall’ispettore Thomas Lynley, ottavo conte di Asherton, e dal sergente di origini operaie Barbara Havers. I suoi libri sono stati tradotti in 30 lingue e su di essi  è basata la serie televisiva The Inspector Lynley Mysteries, prodotta dalla BBC.
L’opera: Nell’elegante quartiere di Belgravia a Londra, la moglie dell’ispettore Lynley di New Scotland Yard è stata uccisa da un colpo di pistola sui gradini di casa. Le telecamere a circuito chiuso hanno ripeso due ragazzi neri, uno dei quali minorenne. Il movente però è incomprensibile oltre che sconosciuto. Cosa ha spinto i ragazzi orfani di padre, la cui madre è chiusa in un istituto psichiatrico, ad uccidere la moglie dell’ispettore?
L’indagine di  Lynely ci porterà nella zona popolare e multirazziale di North Kensington  dove i due ragazzi e la sorella adolescente vivono insieme alla zia, e svelerà i contrasti e le ingiustizie della Londra moderna.

7. Scozia – Ian Rankin, Piuttosto il diavolo
Non poteva mancare l’esponente di spicco della letteratura gialla scozzese, il cosiddetto tartan noir, con il suo anti-eroe John Rebus, che affronta con il suo solito humor nero le gioie e i dolori della pensione e le novità della Edimburgo moderna.
L’autore: Nato a Fife (Scozia) nel 1960, si è laureato in letteratura inglese all’università di Edimburgo. Dopo gli studi svolge diversi lavori, fino a quando nel 1986 pubblica il suo primo romanzo, The Flood, seguito nel 1987 da Cerchi e croci, il primo romanzo dell’ispettore John Rebus. Rankin ha pubblicato 25 romanzi (dei quali 22 della serie di Rebus), due raccolte di racconti, un graphic novel originale, una novella e un libro sulla Scozia; è anche ospite fisso del programma della BBC Newsnight Review, oltre ad aver curato alcuni documentari sul crimine e sulla sua città, Edimburgo.
L’opera: Nonostante siano passati quarant’anni, la morte della bellissima Maria Turquand, moglie di un pezzo grosso della finanza, perseguita ancora John Rebus. La donna fu uccisa una notte, nella sua stanza d’albergo, ma la polizia non riuscì ad identificare l’assassino.  Non è che servano dei vecchi casi a tenere Rebus in attività, anzi la scena criminale di Edimburgo è in fermento: il regno di Big Ger Cafferty, grande boss malavitoso e suo nemico storico, sta per finire soppiantato da quello del giovane Darryl Christie. Solo che l’ascesa di quest’ultimo è ostacolata da un’indagine sul riciclaggio di denaro e in molti, nella capitale scozzese, si chiedono se  l’era di Cafferty sia davvero finita o se al contrario stia aspettando il momento opportuno per ritornare.
Come in tutti i romanzi di Rankin, anche qui Edimburgo traspare con forza. Rispetto agli inizi della carriera di Rebus la città è cambiata, si è globalizzata, ma è anche rimasta se stessa, con i suoi storici pub, le stradine di ciottoli e i vicoli bui.

8. Estonia – Arno Saar, La neve sotto la neve
Uno scrittore italiano, un’ambientazione baltica: da questa singolare combinazione nascono i romanzi del commissario Kurismaa, ruvido, narcolettico ma dal cuore d’oro, che ci porta alla scoperta della dinamica Estonia.
L’autore: Arno Saar è lo pseudonimo con cui Alessandro Perissinotto firma i libri che vedono come protagonista il commissario Marko Kurismaa della polizia di Tallin. Nato a Torino nel 1964, laureato in lettere, Perissinotto insegna Teorie e tecniche della comunicazione di massa presso l’Università di Torino. È autore di saggi e di romanzi polizieschi, tra cui Al mio giudice, con il quale ha vinto il Premio Grinzane Cavour nel 2005. Le sue opere sono tradotte in molti Paesi europei e in Giappone.
L’opera: Nella distesa di neve alla periferia di Tallin il vecchio bibliotecario vede spuntare il braccio di un cadavere. Al commissario Marko Kurismaa, incaricato delle indagini,  la neve piace molto ma non quella che nasconde ogni traccia e che illividisce il corpo nudo di una giovane donna.  Si tratta di una escort bielorussia, ma cosa ci fa il suo corpo in quel luogo di degrado? Ci è arrivata da viva o l’hanno portata ormai cadavere? Mentre la neve continua a cadere inesorabile, Kurismaa inizia la sua indagine, cosciente che si tratta di una corsa contro il tempo perché per ogni ragazza uccisa ce ne possono essere altre in pericolo. A condividere con lui l’indagine c’è la collega  Kristina Lupp, che dirige la Sezione Crimini Domestici e Violenze sulle Donne e con la quale ha una relazione segreta, a complicarla il sospetto che il figlio del suo capo sia coinvolto. Ma la neve, sotto la neve, può serbare segreti inaspettati e da nemica può diventare un’insospettabile alleata.
Come già ne Il treno per Tallin, le indagini del commissario Kurismaa ci mostrano la Tallin moderna, nascosta dietro allo splendido centro storico da cartolina: il difficile legame con il passato sovietico, i complessi rapporto con l’ingombrante vicino russo… e tanta, tanta neve!

9. Finlandia – Minna Lindgren, Mistero a Villa del lieto tramonto
In questo percorso nel segno del giallo non poteva mancare un giallo nordico; non si tratta però di un thriller “alla svedese”, bensì di un insolito e divertente mistery, che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese.
L’autore: Minna Liisa Gabriela Lindgren è nata a Helsinki nel 1963, città dove si è laureata in musicologia. Dal 1986 lavora a Yleisradio (la radiotelevisione di Stato finlandese) come giornalista, redattore capo e produttore, nonché presentatrice di eventi, principalmente di musica classica; è anche autrice di diverse opere di argomento musicale. Nel 2009 ha ricevuto il Bonnier Prize per la “Storia dell’anno”, con un racconto-inchiesta sulla morte del padre, pubblicato sul supplemento mensile di Helsingin Sanomat. Nel periodo 2013-2015 ha pubblicato la trilogia noir ambientata nella residenza per anziani Villa del lieto tramonto di Helsinki, pubblicata in Italia da Sonzogno: Mistero a Villa del lieto tramonto (2015), Fuga da Villa del Lieto Tramonto (2016), Assalto a Villa del Lieto Tramonto (2017).
L’opera: Il romanzo segue le vicende di Irma, Siiri e Anna-Liisa, tre vivaci ultranovantenni ospiti di una ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, la Villa del Lieto Tramonto. A turbare la routine delle tre amiche, tra le partite a canasta e le riunioni del gruppo per la memoria, è la morte in circostanze misteriose del giovane cuoco Tero, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio; le tre si trasformano quindi in intraprendenti investigatrici per venire a capo degli enigmi nascosti tra le mura della loro residenza. Non aspettatevi le solite meticolose indagini di polizia, con indizi, interrogatori e tutto il resto: il romanzo sfrutta infatti un’insolita ripresa in soggettiva, in cui l’intera storia è filtrata attraverso gli occhi delle anziane protagoniste, con la loro confusione e il loro sarcasmo. Il cuore della narrazione non è quindi il mistero, che pure ne è il punto di partenza, quanto piuttosto uno spaccato, spietatamente divertente, di quello che figli e nipoti chiamano “servizi di eccellenza”,  ma che si rivela per quel che è veramente, un  “parcheggio per anziani in attesa di morire”.
A fare da sfondo al romanzo la Helsinki moderna, vista dai finestrini dei suoi tram, con uno sguardo particolare all’architettura e alla sua evoluzione, sempre mediata dall’ingenua ironia delle tre protagoniste.

10. Islanda – Ragnar Jónasson, L’angelo di neve
Ancora un autore nordico atipico: la scrittura di Jónasson ricorda infatti più Agatha Christie che non gli acclamati gialli scandinavi. Primo volume della neonata serie Dark Iceland, L’angelo della neve, che dopo la pubblicazione ha velocemente scalato le classifiche di vendita e i cui diritti sono stati venduti in 14 paesi, è da leggere tutto d’un fiato.
L’autore: Nato a Reykjavík (Islanda) nel 1976, avvocato e giornalista, insegna diritto d’autore all’università ed è anche un noto traduttore (sue le traduzioni di Agatha Christie in islandese); in precedenza ha lavorato come giornalista e reporter per la radiotelevisione nazionale islandese, è membro della Crime Writers’ Association.
L’opera: La vicenda si svolge a Siglufjörður,  una cittadina di pescatori nel punto più a nord dell’Islanda. La morsa del freddo è tremenda e la coltre di neve si fa sempre più pesante. Anche il vecchio tunnel che collega la cittadina con il resto del paese è bloccato dal maltempo e tutto ha un aspetto cupo e spettrale. A peggiorare la situazione il ritrovamento in un giardino, di una giovane donna priva di sensi, in una pozza di sangue e la  morte, per una caduta apparentemente accidentale, di un vecchio scrittore all’interno del teatro locale. Ari Thór, ex studente di teologia, poliziotto quasi per caso, affronta l’indagine malvolentieri: fa fatica a farsi accettare dalla diffidente comunità locale, che gli cela molti segreti, ma soprattutto sente la mancanza della fidanzata rimasta a Reykjavík. Riuscirà ad affrontare il freddo e il buio della cittadina e a far luce sugli eventi.
Lo sfondo di questo insolito mistery è il freddo, buio e claustrofobico inverno islandese, reso ancora più cupo dal difficile momento economico e sociale in cui si è trovata l’Islanda negli anni scorsi.

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