La vita di Edgar Allan Poe – nato il 19 gennaio 1809 e morto il 7 ottobre 1849 – fu breve ma certamente intensa. Secondogenito dell’attrice britannica Elizabeth Arnold Hopkins Poe e dell’attore David Poe, all’età di un anno era già orfano (il padre aveva abbandonato moglie e figli, mentre la madre era morta di tubercolosi) per cui fu affidato alla famiglia di un mercante scozzese che, nel 1815, lasciò la Virginia per far ritorno nella madre patria.
Edgar, bambino dalla memoria eccezionale, compì i suoi primi studi a Londra, ma fu in Virginia, dove la famiglia aveva fatto ritorno, che frequentò l’accademia (dalla quale venne espulso) e l’università. Durante quegli anni si innamorò perdutamente della madre di un compagno, abbandonò l’università e lavorò come giornalista; non riuscendo a mantenersi si arruolò nell’esercito. Abbandonò anche questo e tornò a vivere con la famiglia, nel frattempo iniziò a pubblicare le sue prime poesie per poi trasferirsi a New York. Lavorò per diversi periodici e fu anche licenziato perché sorpreso ubriaco dal suo principale. A 26 anni si sposò in segreto con Virginia, una cugina di soli 13 anni.
Poe visse in tutti i principali centri letterari del nordest degli Stati Uniti: Baltimora, Philadelphia, New York e Boston. Fu editore e poi proprietario di una rivista, poeta, scrittore di racconti, traduttore, critico sferzante e docente. Sebbene la sua vita e le sue opere siano posteriori rispetto al periodo del romanzo gotico vero e proprio, è considerato uno dei maggiori esponenti del genere; in effetti importò negli Stati Uniti le storie horror britanniche, oltre a contribuire alla diffusione del genere poliziesco e della fantascienza.
Il suo valore fu riconosciuto molto tardi, prima in Europa che negli Stati Uniti, ciò nonostante Poe può essere considerato un rappresentante di quello che il critico Matthiessen definì il Rinascimento americano – cui appartengono scrittori del diciannovesimo secolo quali Henry David Thoreau, Nathaniel Hawthorne, Ralph Waldo Emerson, Herman Melville e Walt Whitman – per il contributo che diede alla creazione di una letteratura tipicamente americana che si affrancava dalla tradizione letteraria inglese.
Nel 1845 pubblicò i suoi Tales, Racconti dell’incubo e del terrore, ai quali, dopo la morte prematura dell’autore, ne vennero aggiunti anche altri composti tra il 1846 e il 1849.
Si tratta di storie abitate da diavoli, mostri e spiriti dei defunti, da personaggi in preda ad attacchi d’ira e di follia, in cui ciò che è buffo o grottesco convive con ciò che è crudele, dove le soluzioni ad eventi misteriosi provengono dall’esplorazione profonda del proprio inconscio. Sono racconti caratterizzati da una grande capacità di penetrazione psicologica, nella quale è stata riconosciuta un’anticipazione delle teorie psicanalitiche di Freud; Poe, ad esempio, esplora e indaga la somiglianza di amore e odio, sentimenti universali solo apparentemente opposti, di cui ritrae la complessità, evidenziando il modo in cui si fondono enigmaticamente l’uno con l’altro.
In MLOL sono disponibili diverse edizioni dei suoi racconti, come quella di Einaudi curata da Giorgio Manganelli oppure i Racconti del terrore in un’edizione della Rizzoli destinata ai lettori più giovani.
Noi però, oltre alla lettura, vorremmo proporvi l’ascolto dei suoi racconti, grazie agli audiolibri disponibili in MLOL. Ne trovate sia in italiano, tra gli Audiolibri in download, nelle diverse interpretazioni proposte da Area51 Publishing, Il Narratore (che offre anche la versione audio-ebook), Full Color Sound con le musiche di Fresi, Gatto, Petrella e Zottino e Good Mood Edizioni Sonore; sia in lingua inglese, nella collezione degli Audiolibri open, dove è possibile scaricare tutta l’opera completa di Poe, The Works of Edgar Allan Poe, Raved Edition.
Buon ascolto!