Mia Martini: una voce per sempre

 

Domenica Rita Adriana Bertè, detta Mimì, in arte Mia Martini. Impossibile da dimenticare per gli italiani che l’hanno sentita, apprezzata e poi amata, vista in tante trasmissioni televisive del passato e vissuta come una presenza familiare dell’ambiente della canzone italiana. Da scoprire, invece, per chi è più giovane: la sua morte a neanche 48 anni compiuti, nel 1995, ha infatti privato quell’ambiente di una delle sue voci più significative, una di quelle voci che raccontano con facilità quanto nella canzone leggera ci possa anche essere di profondo e di vissuto.

Considerata una delle regine del pop italiano degli anni ‘70 e ‘80, Mimì pubblicò il suo primo album, Oltre la collina, nel 1971. È interessante leggere oggi che la RAI sentì il bisogno di censurare alcuni dei testi di quelle canzoni: temi come quello dei rapporti fra donne e uomini, della famiglia, dello stupro, del suicidio, ad esempio, raccontati al di fuori dei canoni della famiglia tradizionale che pure iniziavano a dare vistosi segni di cedimento nella società italiana, venivano allora ancora sentiti come eccessivi e inopportuni, tanto che la stessa Mimì lì definì, in una successiva intervista a Enzo Tortora del 1982, “violenti”. Vale la pena sentire almeno una parte di questa intervista dal vivo:

Cantante conosciuta allora anche in paesi come Spagna, Francia, Germania e Giappone, Mia Martini è però ricordata soprattutto per la sua voce e per l’intensità delle interpretazioni di canzoni famosissime come E non finisce mica il cielo (con cui partecipò al Festival di Sanremo del 1982 e per la quale fu creato il Premio della Critica ancora oggi a lei intitolato),  Almeno tu nell’universo (di nuovo Sanremo, questa volta nel 1989) o Gli uomini non cambiano (1992).

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Nella ricca sezione dedicata alla musica su MediaLibrary si trova tutta la discografia maggiore di questa artista, compreso il cofanetto La neve, il cielo, l’immenso che ripercorre la sua intera carriera aggiungendo per gli appassionati inediti e rarità.

Tutte le tracce sono scaricabili e conservabili per sempre, in formato MP3, grazie al pacchetto Freegal Music: se il servizio non fosse disponibile presso il vostro portale MLOL, rivolgetevi ai bibliotecari!