Tra i moltissimi album che potete trovare nella nostra discografia in download su MLOL ce ne sono due, Cold Fact e Coming from Reality, la cui storia, tanto incredibile quanto vera, merita davvero di essere raccontata.
Detroit. Anni ’70
Sixto Diaz Rodriguez, giovane trentenne proveniente da una famiglia di immigrati messicani, si esibisce dovunque gli sia offerto un palco, bettole e strip club soprattutto. Di giorno si spacca la schiena lavorando per alcune ditte di costruzioni, mentre la sera, armato di sola chitarra, canta la dura vita della working-class prigioniera nel grigiore delle periferie della Motor City, canta dei poveri, dei tossici, degli hard-worker, di tutti i grandi sconfitti che provano a tirare avanti sotto la lunga ombra dei grattacieli.
La svolta arriva una sera qualunque, trascorsa come sempre tra fumo, whiskey e posaceneri traboccanti. Ad entrare nel bar, e nella vita di Rodriguez, sono Mike Theodore e Dennis Coffey, rispettivamente turnista e produttore presso un’ etichetta discografica, la Sussex Records.
Notano Rodriguez – Il ragazzo ha talento – pensano, ne parlano con il boss della Sussex, Clarence Avant, il quale gli propone un contratto. Il risultato sono due album, Cold Fact e Coming from Reality, appunto, registrati a cavallo tra il 1970 e il 1971.
La musica di Rodriguez si inserisce all’interno della lunga scia del folk a stelle e strisce tracciata in primis da Dylan, con le storie della strada elevate a inno dell’umana condizione.
Melodie semplici: tutto ruota attorno alla chitarra e alla voce ruvida di Rodriguez, anche se non mancano arrangiamenti più complessi con archi e fiati (Sugar Man). Ne emerge un ritratto di una Detroit oscura, tentacolare, impressa nell’animo come un marchio indelebile (“The dust will choke you blind, the lust will choke your mind, […] the inner city birthed me, the local pusher nursed me” – Hate street Dialogue).
L’impossibilità di costruire relazioni autentiche e genuine costringono l’individuo in un asfissiante isolamento, nel quale droga e dipendenza appaiono come uniche e ingannevoli possibilità di fuga (“Sugar man you’re the answer, that makes my questions disappear, […] Sugar man, won’t you hurry, ‘cos I’m tired of these scenes” – Sugar Man).
Ai testi cupi e malinconici fanno da contraltare melodie spesso irresistibili: l’allegro incedere di Crucify your mind rimane impresso dal primo ascolto; Sugar Man si delinea immediatamente come un instant classic e con I wonder è impossibile non farsi trascinare nel sing along.
Le aspettative per il primo album di Rodriguez sono alte, alla Sussex sono convinti di avere in tasca la next big thing della musica U.S.A. Le cose però sono destinate a finire molto diversamente da quanto auguratosi. Forse è eccessivo prendere alla lettera Clarence Avant, quando, interpellato sulle vendite del primo disco di Rodriguez, disse che le copie vendute negli States non superarono la decina e furono per lo più comprate dal personale dell’etichetta. Certo è che sia Cold Fact che il successivo Coming from Reality, si rivelano un clamoroso buco nell’acqua.
Questo almeno all’interno del mercato americano: infatti, secondo la più classica conferma del detto “Nemo profeta domo sua”, la musica di Rodriguez riscuote un discreto successo dall’altra parte del mondo, con buone vendite in Australia e Nuova Zelanda. Ne deriva un piccolo tour con due date proprio in Australia, che non bastano però a lanciare la carriera del menestrello di Detroit.
Non c’è una seconda chance: Rodriguez è costretto a lasciare la chitarra e a riprendere in mano la mazza. Per ora lo lasciamo così, con le mani spaccate e molti rimpianti, destinato a (ri)perdersi nell’oblio di qualche rumoroso cantiere della Motor City.
Sud Africa. Anni ’80
Nel 1973 l’Assemblea delle Nazioni Unite vota la Convenzione per la prevenzione e repressione del crimine di apartheid (entrata poi in vigore nel 1976). Per il Sudafrica è l’inizio di un lungo periodo di profondo isolamento internazionale.
Ciò influisce profondamente sulla cultura a cui le nuove generazioni sudafricane possono accedere. Musica, arte, letteratura, tutto viene sottoposto all’inesorabile filtro della censura.
I dischi più famosi di Elvis, Beatles e Dylan riescono comunque a circolare all’interno del mercato ufficiale e clandestino. In casa di qualsiasi appassionato di dischi si riesce a scovare una copia di Abbey Road o una di Cold Fact….Cold Fact. LP di uno sconosciuto cantante americano, ritratto seduto con le gambe incrociate nella copertina dello stesso album e di cui praticamente non si possiede alcuna notizia. L’unica cosa sicura è che l’album di Rodriguez riscuote un successo enorme, con centinaia di migliaia di copie vendute. La cultura Afrikaner pone l’immagine di Rodriguez all’interno dello stesso pantheon occupato dalle stelle di Lennon, Presley e Dylan.
Le canzoni di Rodriguez inneggiano al sesso libero (I wonder) e alla resistenza contro il sistema (The Establishment Blues) e vengono adottate dai giovani sudafricani come inni della loro insoddisfazione verso il regime e come desiderio di riaprire il Sudafrica al resto del mondo.
La figura di Rodriguez è avvolta totalmente nel mistero, nessuno sa nulla di lui e ciò viene giustificato dalla scarsità di notizie che riescono a passare la stretta maglia della censura politica e culturale. Le leggende metropolitane circolanti lo vogliono suicida, alcuni affermano con un colpo di pistola alla tempia, altri sostengono si sia dato fuoco durante un’esibizione sullo stage.
Al termine dell’Apartheid, però, il proprietario di un negozio di dischi di Città del Capo, Stephen Segerman, e un giornalista musicale, Craig Bartholomew – Strydom, decidono di tentare di dipanare la matassa che avvolge la figura di Rodriguez e iniziano a seguire il percorso tracciato delle royalties dell’album.
Realizzano immediatamente come la scarsità di notizie su Rodriguez non fosse affatto causata dall’isolamento sudafricano. Negli States nessuno conosce il suo nome, la sua etichetta discografica è fallita nel 1975 e praticamente nessuno sa che fine possa avere fatto.
Stephen Segerman, ormai disilluso sulla possibilità di riuscire a dipanare il mistero, compie un ultimo tentativo: crea un sito internet per tentare di raccogliere qualsiasi informazione utile al ritrovamento dell’autore di Cold Fact.
L’idea si rivela risolutiva: quando tutte le speranze sembravano ormai svanite, Segerman riceve una telefonata proveniente dall’altra parte dell’oceano. Una donna afferma che sì, in effetti conosce Rodriguez, che vive sotto il suo stesso tetto e che in realtà è suo padre.
Nessun incendio sul palco, nessuna pallottola alla tempia; Rodriguez in tutti questi anni ha semplicemente continuato a fare quello che aveva sempre fatto: spaccare pietre dall’alba al tramonto nelle stesse periferie di Detroit di cui cantava le sue composizioni.
È difficile immaginare l’incredulità provata da Rodriguez nello scoprire di essere stato per vent’anni un’icona musicale di un’intera nazione senza averne mai avuto alcuna notizia.
Quello che è certo è che, ormai un quarto di secolo dopo la pubblicazione dei due suoi primi e unici album, Rodriguez si rimette la chitarra al collo, prenota per sé e per la sua famiglia un volo con destinazione Cape Town per un tour segnato da arene strapiene e folle in delirio.
Tutta questa incredibile vicenda è stata meravigliosamente raccontata in un documentario uscito nel 2012, Searching for the Sugar Man, che ha raccolto diversi riconoscimenti tra cui il premio della critica al Sundance Festival e un Oscar come miglior documentario agli Academy Award. Merita assolutamente di essere visto.
A seguito della pubblicazione di Searching for the Sugar Man, la favola di Rodriguez viene conosciuta in tutto il mondo. Il risultato è un grande tour mondiale, con tappe anche in Europa e Italia.
Concludendo, ecco il nostro consiglio per le vostre prime 3 tracce in download estratte dai due album di Rodriguez:
Crucify your mind (Cold Fact), Inner City Blues (Cold Fact), I’ll slip away (Coming from Reality).
Per trovarle, dopo aver effettuato il login a MLOL, selezionate Musica>MP3 Download e utilizzate la funzione di ricerca avanzata, inserendo Rodriguez come artista e i due nomi degli album all’interno dell’apposita barra di ricerca.
Buon ascolto!